L’uomo è arrivato ad un punto in cui il suo peggior timore è invecchiare. Ma non per l’età in sé, piuttosto per tutto ciò che essa comporta: tutte quelle patologie, gli acciacchi, i piccoli e grandi problemi di salute che ci si prospettano con l’avanzare degli anni.
Con GENETICA E BENESSERE vogliamo combattere questo paradosso della medicina moderna che ha aumentato tantissimo le aspettative di vita ma non altrettanto la qualità della vita. Noi siamo convinti che il problema nel futuro sarà sempre di più come invecchieranno le popolazioni e non quanto.
Per questo ci siamo appassionati alla genetica della nutrizione, il cui obbiettivo è proprio quello di prevenire o ritardare quanto più possibile molte di queste patologie garantendo una vita in salute il più a lungo possibile attraverso una prevenzione personalizzata.
Per la prima volta nella storia dell’uomo ora siamo in grado di misurare, quantificare e descrivere il nostro patrimonio genetico e come esso interagisce con l’ambiente ed in particolare con la nutrizione, che è la componente ambientale più importante per la nostra salute. Grazie a queste informazioni oggi possiamo comprendere che effetto ha il cibo sull’attività dei nostri geni e come le differenze genetiche individuali possano modificare il modo in cui rispondiamo ai nutrienti presenti nel cibo.
Esistono moltissimi studi che dimostrano l’enorme potenziale della genetica della nutrizione nell’ambito della prevenzione di molte patologie o disturbi di tipo metabolico, cronico degenerativo e di numerosi tipi di tumore, anche attraverso cambiamenti nutrizionali piccoli, ma altamente significativi per l’individuo.
La nutrigenetica ha dimostrato che in certe condizioni e per certi individui l’alimentazione può essere un serio fattore di rischio per numerose malattie, e non va quindi sottovalutata. Ma può anche essere un’arma efficacie per prevenire l’insorgere delle patologie e migliorare il proprio benessere.
Ma proviamo a fare un esempio concreto:
Il DNA di Luca presenta la variante rs8042919 riguardante il gene TRPM7. Luca, a causa di questa variante, ha una minore capacità di assimilare il magnesio. Con una dieta normale, che tendenzialmente garantirebbe un apporto sufficiente di magnesio, Luca rischia di soffrire di ipomagnesiemia a causa del suo patrimonio genetico.
Perché avviene ciò? Che significa? Cosa può comportare? Come si può contrastare?
Ecco ciò che vogliamo fare all’interno del nostro blog: spiegare in modo semplice la relazione fra genetica e nutrizione e come tutto ciò si ripercuote sulla nostra salute.
Il nostro gruppo di ricerca in NGB Genetics è nato come spin-off dell’Università di Ferrara, e da oltre dieci anni svolge ricerche ed analisi del DNA per studiare queste varianti e cosa comportano. È composto da genetisti e biologi e come fonte dei nostri articoli utilizziamo i risultati delle nostre ricerche e scegliamo pubblicazioni internazionali di grande rilevanza scientifica.
Il nostro team:
Vittorio Lucchini
Laureato all’Università degli Studi di Bologna in Scienze biologiche con il massimo dei voti e lode si è successivamente specializzato nell’ambito della genetica della prevenzione fondando lo spin off NGB Genetics e occupandosi dello sviluppo di test genetici in diversi ambiti. Ha conseguito il Master alla Università Tor Vergata di Roma sulle basi molecolari e genetiche della Nutrizione Personalizzata ed ha svolto l’incarico di docenza presso il Master di Nutrizione della Università Federico II di Napoli relativamente all’applicazione della nutrigenetica nella pratica professionale del nutrizionista.È presidente dello Spin Off Universitario NGB Genetics dal 2006.
Francesca Visentini
Laureata con lode all’Università degli studi di Ferrara in Scienze biologiche con tesi sulla farmacogenetica dell’Alzheimer ha poi conseguito il dottorato di ricerca in genetica presso l’Università di Ferrara e successivamente il Master in diagnostica molecolare e medicina personalizzata, presso l’Università Cattolica di Roma. Intenzionata ad approfondire maggiormente gli aspetti della genetica legati alla nutrizione ha conseguito il Master “Nutrizione personalizzata: basi molecolari e genetiche” presso l’Università Tor Vergata di Roma.Dal 2016 è direttore sanitario e responsabile di laboratorio dello Spin Off Universitario NGB Genetics.
Lisa De Santi
Laureata nel 2015 con lode in Scienze Biomolecolari e Cellulari presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata inizialmente agli studi sulla genetica delle popolazioni sulle migrazioni, per prestare poi maggiore attenzione alla biologia molecolare e alla genetica medica, in particolare allo studio della genetica e farmacogenetica dell’Artrite Reumatoide. Nel 2016 ha ottenuto l’abilitazione alla professione e iniziato a lavorare presso il laboratorio spin off Universitario NGB Genetics, dove svolge attività legata alla nutrigenetica e alla genetica forense umana e animale. Da Ottobre 2018 insegna al corso di formazione “Laboratorio di Genetica Forense”. Da sempre appassionata di genetica partecipa a progetti rivolti a migliorare l’approccio alla salute e al benessere, come quello, in collaborazione con la Casa di Cura Villa Garda, sull’obesità e il DNA e il progetto Europeo sulla salute umana Pathway27. Collabora inoltre con il Progetto di ricerca DAN Research volto a migliorare le prestazioni di sub e apneisti.