ALLERGIA, DERMATITE ED ASMA: LA PREVENZIONE È FONDAMENTALE

ALLERGIA, DERMATITE ED ASMA: LA PREVENZIONE È FONDAMENTALE

Il nostro DNA svolge un ruolo centrale in moltissime funzioni del nostro organismo, compresa la salute della pelle e la preservazione del suo ruolo di barriera verso l’esterno. Un recente studio ha individuato due varianti in due polimorfismi a carico del gene KIF3A che sembrerebbero aumentare il rischio in età infantile di avere problemi cutanei, in particolare di sviluppare la dermatite atopica.

La dermatite compromette l’efficacia della barriera cutanea rendendo il soggetto più suscettibile agli agenti esterni, in quanto attraversano più facilmente la barriera cutanea provocando allergie sia da contatto che alimentari ed asma, ormai ampiamente correlata alla dermatite da numerosi studi.

Sembrerebbe che la dermatite atopica colpisca il 20% dei bambini e nonostante frequentemente scompaia da solo durante la crescita, molti continuano a soffrire di allergie ed asma anche in età adulta, spesso con un inasprimento dei sintomi ed una progressione nel tempo della severità della forma allergica.

Individuare immediatamente i soggetti a rischio potrebbe permettere di attuare una strategia di prevenzione modificando le abitudini, l’alimentazione e lo stile di vita, riducendo così l’esposizione di questi soggetti ad allergeni che potrebbero peggiorarne la condizione ed aumentarne la sensibilità. È infatti dimostrato che anche alimenti come quelli ricchi di istamina o istamino-liberatori possono peggiorare le situazioni allergiche ed asmatiche, in particolare in soggetti sensibili all’istamina.

L’istamina è una sostanza che in quantità elevate provoca a chiunque disturbi di tipo allergico, poiché è un mediatore chimico del nostro organismo indispensabile per le risposte infiammatorie e coinvolto nei processi digestivi. Ma quando c’è uno squilibrio fra la sua produzione endogena, la sua assunzione tramite il cibo e la sua naturale degradazione ed espulsione dall’organismo, il soggetto può soffrire di orticaria, asma, rinite, e disturbi allergici di varia natura. In particolare i portatori delle varianti sfavorevoli dei geni HNMT, ABP1 e HRH1 sono particolarmente sensibili a questo elemento o hanno un metabolismo ridotto dell’istamina per cui tendono ad accumularne in eccesso nell’organismo.

Anche gli alimenti ricchi di nichel nei soggetti sensibili a questo elemento possono influire sullo sviluppo di eczemi, dermatiti e allergie, la sensibilità al nichel è infatti molto diffusa e molto difficile da contrastare in quanto il nichel è presente in ogni alimento ed è quindi impossibile evitarne completamente l’assunzione. Anche in questo caso esiste una variante genetica del gene FLG che predispone alla sensibilità al nichel.

Quando si riconosce una predisposizione genetica a sviluppare questa tipologia di disturbi, tramite la riduzione di questi alimenti è possibile prevenire l’inasprimento dei sintomi, che di solito tendono ad aumentare sempre più sino a divenire cronici, se non ti attua un’efficacie prevenzione riducendo l’esposizione agli allergeni.

I due polimorfismi sul gene KIF3A ad esempio non rendono maggiormente sensibili ad un allergene, ma indeboliscono sistematicamente la barriera cutanea mediante una maggior perdita di acqua attraverso la pelle, e causando quindi una recidiva disidratazione della pelle che diviene così perennemente secca e danneggiata. Per valutare la gravità della dermatite atopica si può infatti rilevare il livello di disidratazione della pelle. Le stesse varianti sono al contempo correlate ad una disfunzione del tessuto polmonare che provoca asma e difficoltà respiratoria, ed a problemi a livello intestinale con un accrescimento del rischio di soffrire di allergie alimentari.

È fondamentale continuare a studiare tutti questi complessi fattori che interagiscono fra loro nello sviluppo di un disturbo ancora poco compreso e quindi difficile da contrastare. Ad oggi i disturbi allergici non possono essere curati ma vengono monitorati e leniti con l’uso di antistaminici ed in caso di episodi particolarmente gravi, di cortisonici. Allo stesso modo l’asma viene lenita con l’utilizzo costante, spesso quotidiano, di spray che però non ne impediscono completamente la comparsa né possono impedire episodi anche frequenti di riacutizzazione.

Per questo l’unica reale strada da percorrere al momento è la prevenzione tramite lo stile di vita e l’alimentazione, conoscendo bene gli allergeni che scatenano i disturbi e comprendendo a fondo come evitarli o quantomeno ridurli.



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